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"Step Back. Eroi, profeti e leggende del basket" di Lorenzo Sani

Il titolo del libro “Step Back” del giornalista sportivo Lorenzo Sani richiama immediatamente uno dei “fondamentali” del basket: Infatti “step back” è il movimento rapidissimo che il giocatore compie allorché pressato da un difensore intende tirare ugualmente: spinge all’indietro un piede per arretrare di quanto basta, si alza in elevazione e tira in sospensione. Era la specialità del compianto Kobe Bryant,
ma anche delle più brillanti stelle NBA quali Paul Pierce, James Harden, Stephen Curry ed è un movimento che rende spettacolare l’azione di attacco.
Il titolo del libro è particolarmente azzeccato perché affronta la realtà del basket italiano ma arretrando con la memoria a 50 anni fa, quando ci fu il boom della pallacanestro in Italia, ed è spettacolare perché tale periodo è illustrato impeccabilmente. Allo scrittore Sani, che aveva da tempo in mente di scrivere
un pezzo di storia della nostra pallacanestro, l’occasione si è presentata allorché ha avuto l’opportunità di accedere all’immenso archivio fotografico (250.000 negativi) del celebre fotoreporter Walter Breveglieri di Bologna.
Sani ha speso mesi a visionare bellissimi scatti (la grande maggioranza non erano di certo di basket) e dopo averne preso in considerazione un certo numero ha ricostruito - ad uso degli appassionati di questo sport - un magnifico percorso storico e tecnico.
Ed infatti l’aspetto particolare di questo volume è che il lettore si aspetta che si parli di basket in un certo modo ed invece gli viene aperto un mondo su avvenimenti a lui completamente sconosciuti ma affascinanti.
E’ un libro che non deve mancare a chi ama il basket e la sua storia, anche se ovviamente gli avvenimenti hanno come punto focale Bologna, la futura Basket City, ma non riguarda esclusivamente le squadre locali. Viene ricordata, per esempio, l’impresa del Simmenthal Milano che proprio a Bologna conquistò la prima Coppa dei Campioni nel 1966, così come il mitico (e fantozziano) viaggio Milano- Rimini effettuato dal celebre pivot 218 cm Kareem Jabbar (allora era ancora Lew Alcindor) a bordo di una Porsche -guidata da un giocatore milanese della All’Onestà- ma costretto a rannicchiarsi per fare posto anche ad un altro atleta oltre che a diversi borsoni sportivi.
Il ricordo non è però solo una celebrazione di quegli anni. Ad esempio,dalle parole dei protagonisti di allora vengono anche ridimensionate alcune figure leggendarie, in primis quella del Commissario Tecnico dell’epoca Nello Paratore, persona che comunque ha avuto indubbiamente molti meriti. Ma il tutto sempre con grande garbo e rispetto.
Le fotografie di Breveglieri sono dei piccoli capolavori, in un’epoca in cui non c’erano reflex motorizzate e le pellicole avevano una sensibilità bassissima. La penna e la memoria storica di Sani sono impareggiabili e rendono avvincenti anche episodi secondari, così come la simpatia esplosiva dell’autore straripa da ogni pagina e coinvolge il lettore.

 

IMMAGINI ALLEGATE

Copertina del libro "Step Back. Eroi, profeti e leggende del basket" di Lorenzo Sani, edito da Minerva Edizioni (Bologna), 2021