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Bariviera Renzo

Renzo Bariviera soprannominato “Grillo” o ”Barabba”, è stato uno dei più grandi giocatori italiani ed è entrato nella storia dell’Olimpia Milano e di Cantù.

Fratello di un famoso ciclista professionista, è nato a Cimadolmo, in provincia di Treviso, il 16.2.1949 e ha cominciato a giocare nella Silver Caffè di Conegliano Veneto, per poi passare al Petrarca Padova dove ha esordito in prima squadra, in serie A, nel 1967, rimanendovi fino al termine del campionato 1968/1969, vincendo contemporaneamente anche un titolo italiano Juniores.

Renzo, ala alta di 202 cm per 93 kg., si è fatto subito notare da Rubini e Bogoncelli per le straordinarie doti fisiche di elasticità, elevazione, coordinazione e scioltezza nella corsa, oltre che per una buona padronanza dei fondamentali per cui già nel primo anno a Milano fu inserito nel quintetto base.

Nell’Olimpia, sponsorizzata Simmenthal e poi Innocenti, ha disputato sei stagioni agonistiche, risultando giocatore fondamentale e determinante in ogni occasione., presenziando in 157 incontri per un bottino di 2.312 punti. Al termine del campionato 1974/75 l’Olimpia (arrivata terza), in gravi difficoltà finanziarie, lo ha messo sul mercato, vendendolo, suo malgrado, nell’ultimo giorno utile al Forlì, una squadra neopromossa.

In realtà era richiesto anche da altre società ed in particolare la pallacanestro Varese (al tempo dominatrice in Europa) avrebbe offerto una cifra superiore ma per ragioni di strategia (non rinforzare i “competitors”) Bogoncelli preferì la soluzione romagnola, penalizzando pesantemente la carriera di Bariviera che rimarrà per ben tre anni ai margini del “basket che conta” proprio nel momento della sua piena maturità tecnica.

Per questa ragione, oltre a lamentare una ingiusta polemica montata da Rubini nei suoi confronti, Bariviera nutre ancora profondi motivi di risentimento.

Bariviera, serio professionista, nelle sue peregrinazioni ha sempre “martellato” implacabilmente sul campo le sue ex squadre senza mai fare sconti e/o complimenti, e anche per questo ha sempre goduto della stima e benevolenza degli appassionati.

Il campionato 1975/76 lo ha disputato a Forlì, giunta nona mentre l’Olimpia retrocedeva in A2, totalizzando 36 presenze e 764 punti segnati (21 punti di media). Nella stagione successiva (1976/77) Renzo ha giocato nel Gira di Bologna, sponsorizzato Fernet Tonic, in serie A2, affiancandosi a Massimo Masini. Il Fernet Tonic è stato promosso in A1 e Bariviera è risultato il miglior cannoniere della compagine con 23,2 punti a partita. Il Fernet Tonic lo ha confermato anche per la stagione 1977/78, ma dopo un avvio strepitoso la squadra ha perso l’americano Bob Elliot (non sostituibile a norma di regolamento) per cui arrivò ultimo in classifica con conseguente retrocessione in A2.

Nel biennio di Bologna, Bariviera ha realizzaato 1406 punti in 68 gare (20 punti di media).

Nell’anno 1978/79 Bariviera ha finalmente la possibilità di rientrare nel “grande basket” in quanto ingaggiato dalla Forst Cantù dove indosserà la canottiera brianzola sino alla stagione 1982/83, per cinque stagioni, con 153 presenze e segnando 1.663 punti (10 di media), lottando (e conquistando) per lo scudetto e le Coppe Europee.

All’età di 34 anni, Bariviera è poi ritornato all'Olimpia Simac Milano, di proprietà Gabetti e il coach Dan Peterson lo ha immediatamente inserito nel quintetto base. Nelle due stagioni successive e’ stato invece impiegato quale utile rincalzo per conquistare altri due scudetti. Complessivamente nell’arco della sua carriera alla Olimpia Milano, nei soli incontri di campionato, ha disputato 266 partite e segnato 2.859 punti (10,75 punti di media).

Bariviera ha terminato la sua gloriosa carriera a Desio nel 1986/87. in serie A2, portandola in A1.

In serie A, Renzo Bariviera ha disputato globalmente in 20 campionati 606 incontri e realizzato 7.325 punti (59% di realizzazione).

In Nazionale ha esordito nel 1969, ha collezionato 209 presenze e ha realizzato 2.181 punti (5° assoluto), avendo debuttato nel 1969 e chiuso nel maggio 1980 . Il suo record in Nazionale è di 29 punti. Con la maglia Azzurra ha disputato i Campionati Europei del 1969 (6° posto), del 1971 (3° posto), del 1973 (5° posto), del 1975 (3° posto). La Nazionale lo ha anche schierato nei Campionati Mondiali del 1970 (4° posto) e 1978 (4° posto), oltre alle Olimpiadi del 1972 (4° posto) e 1976 (5° posto).

Con il Simmenthal/Innocenti ha vinto due Coppa delle Coppe (1971 e 1972), uno Scudetto nel 1972 e una Coppa Italia (1972).

Con Cantù ha conquistato due Coppe dei Campioni (1982 e 1983), due Coppa delle Coppe (1979 e 1981), una Coppa Intercontinentale (1982) e uno Scudetto (1981).

Con la Simac ha vinto due scudetti (1985 e 1986), una Coppa Korac (1985) e una Coppa Italia nel 1986.

Ma oltre alla fredda analisi numerica, Renza Bariviera ha anche siglato una fondamentale tappa della storia del basket italiano. E’ stato infatti l’artefice della prima leggendaria vittoria della nazionale italiana su quella Usa, ai mondiali 1970, grazie al suo canestro (un gancio) scoccato proprio all’ultimo secondo per un epico 66-64. I tifosi di Milano hanno sempre nel cuore le prodezze di Barabba negli anni 70 mentre quelli di Cantù ricordano con piacere le vagonata di vittorie con lui protagonista, inclusa la sua prestazione contro l’Olimpia durante la finale tutta italiana della Coppa Campioni 1983.

I tifosi del Forlì ricordano con nostalgia l’epilogo della gara interna contro la China Martini Torino con Forlì che perdeva di tre punti a 5 secondi dalla fine. Non esisteva ancora il tiro da 3 punti e il risultato pareva ormai scontato, con il pubblico che aveva già iniziato a sfollare. Bariviera si procurò un fallo con due tiri liberi: segnò il primo, sbagliò apposta il secondo, prese il rimbalzo e realizzò il canestro del pareggio. Poi Forlì vinse al supplementare per 88-84. I tiri liberi, però, fecero anche un terribile scherzetto a Barabba. Nel 1983/84, Simac e Virtus Bologna si scontrano nella finale scudetto su tre partite. Uno pari, si gioca la terza al Palazzone di S.Siro. Bologna a 15 secondi dal termine è in vantaggio per 75 a 74 , quando Villalta fa un fallo su Barabba. Peterson ordina di tirare i due liberi. Purtroppo Barabba li sbaglia entrambi e Bologna si porta a casa lo scudetto segnando poi a 2 secondi dalla fine il perentorio 77-74. Peterson nel dopo partita farà il mea culpa perché ammise che l’errore fu suo in quanto a quei tempi non era obbligatorio tirare i liberi in situazione di bonus e Milano avrebbe avuto tutto il tempo per una ulteriore azione di gioco. Si sarebbero comunque rifatti entrambi nei due anni successivi. 

Dopo la carriera agonistica, Bariviera ha intrapreso una carriera dirigenziale (tra cui GM dell’Arese nella sfortunata stagione 1995/96) e promotore di sponsorizzazioni in ambito sportivo. Ha poi aperto e gestito un grande ed attrezzato centro sportivo nei pressi di Treviso. Attualmente si definisce “in pensione” e continua a vivere a Conegliano. E’ inserito nella "Hall of Fame" della Federazione Italiana Pallacanestro ed in quello dell’Olimpia Milano. E’ stato anche presidente della GIBA (Associazione dei giocatori di Basket) alla fine degli anni 70.

IMMAGINI ALLEGATE

Toni Gennari e Renzo Bariviera

Renzo Bariviera al tiro in maglia Simmenthal

Bariviera in maglia Cantù in entrata contro Roberto Premier

Renzo Bariviera in palleggio

Renzo Bariviera in entrata con la maglia della Innocenti Milano

Renzo Bariviera

Renzo Bariviera, indimenticabile giocatore della Nazionale e dell'Olimpia Milano.

Bariviera a canestro a Milano il 1 aprile 1970 in occasione di Italia - Urss terminata 58-63

Renzo Bariviera

Bariviera nel 1976 contro il cecoslovacco Kropilak. A destra si riconosce Dousa.

Campionato 1969/70 Bariviera difende contro Lombardi