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Cantarello Davide

Davide Cantarello, nato a Mestrino (PD) il 10 maggio 1968 è stato uno dei più rocciosi ed essenziali pivot del basket italiano degli anni '90, famigerato per le sue spiccate doti difensive, utili anche nella conquista del 25 scudetto dell'Olimpia Milano, targata Stefanel.

Cresciuto cestisticamente alla Virtus Padova, dopo aver capito che con quell'altezza sarebbe stato difficile diventare un ciclista professionista, fu portato a Trieste da coach Tanjevic a 19 anni con il ruolo designato di pivot di supporto al nucleo magico dei ragazzi che il tecnico montenegrino stava portando a maturazione in B1.

Conquistata una quasi immediata promozione in A2 nel 1988/89, Cantarello fece il suo esordio (e da titolare) il 24 settembre 1989 nella vittoria della Stefanel Trieste 76-74 contro la Jollycolombani Forlì. I suoi "numeri" di quell'anno furono i migliori della carriera, con 510 punti e 394 rimbalzi e 70 stoppate in 32 partite tra serie A2 (chiusa al secondo posto e quindi seconda promozione in fila) e gli ottavi di finale dei playoff scudetto persi contro la Knorr Bologna.

Se la squadra si stabilizzò ai vertici del campionato, nei suoi primi anni di Serie A, Cantarello si segnalò soprattutto per un ciclo infinito di infortuni che tra il 1990 e il 1993 lo videro spesso sotto i ferri a rimediare ai guai di caviglie e ginocchia.

Sarà forse un caso che l'anno triestino più emozionante fu un 1993/94 da "sano" in cui la Stefanel raggiunse la finale di Coppa Korac 1994 persa nel doppio confronto con il Paok Salonicco di Zoran Savic e Walter Berry, e la semifinale scudetto nel confronto all'ultimo canestro con la Scavolini Pesaro, anzi con il libero della vittoria in gara-3 fallito da Gentile prima del decisivo overtime.

L'anno seguente la Stefanel traslocò a Milano ma...i risultati furono identici: sconfitta in finale di Korac dall'Alba Berlino e nei playoff scudetto dalla Buckler Virtus Bologna, in procinto di vincere poi il suo terzo titolo consecutivo contro Treviso.

Il destino cambiò finalmente la sua rotta nel 1995/96: il nucleo dei giovani triestini a Milano, impreziosito da Nando Gentile e Rolando Blackman, toccò il suo "zenit" vincendo dapprima la Coppa Italia nella finale dominata sulla Mash Verona (90-72 con i 29 punti di Blackman) dopo aver eliminato in extremis la Buckler Bologna, e finalmente lo Scudetto nella serie contro la Fortitudo Bologna. Il suo contributo da pivot quasi titolare (in quintetto giocava Paolo Alberti, ma il minutaggio di Cantarello era decisamente superiore), di quella stagione fu di 288 punti in 42 partite, a cui si aggiunsero 236 rimbalzi e ben 104 palle recuperate. Con l'avvento di coach Marcelletti iniziò per Cantarello il "Master in Specialista Difensivo" che ne marchierà poi la nomea nei restanti anni di carriera.

Nelle due ultime stagioni milanesi, le soddisfazioni iniziarono a calare anche a livello personale a causa di un minutaggio abbattuto dall'arrivo di centri americani come Warren Kidd e Thurl Bailey.

Nel 1998/99 l'esperienza di passaggio alla Polti Cantù prima del ritorno in Friuli per altre sei stagioni nella Snaidero Udine, in cui ritrova per qualche tempo coach Matteo Boniciolli, altro allievo di Bogdan Tanjevic, e anche la voglia di contribuire di più alla fase offensiva (come i 292 punti e...292 rimbalzi nella stagione 1999/00).

Da ultra trentenne ha proseguito il suo itinerario per tre stagioni all'Aurora Jesi in Legadue, poi, quando sembrava che l'anno a Monfalcone fosse un pre-ritiro, volle dare il suo ultimo contributo al ritorno della Pallacanestro Trieste in Legadue nel 2012/13 (l'ultimo con quella denominazione) nel gruppo guidato da coach Dalmasson e targato Acegas.

In Nazionale fu chiamato per la prima volta da coach Sandro Gamba nel 1988 nel girone di qualificazione per gli Europei; il suo debutto avvenne a Ginevra il 4 febbraio 1988 e, in occasione della netta vittoria contro la Svizzera per 112-81, Cantarello stabilì con 15 il suo record di punti segnati in maglia azzurra. Nella sua carriera ha partecipato anche ai Goodwill Games di Seattle e ai Mondiali di Buenos Aires del 1990, che resteranno famosi nella storia perché nonostante abbia subito solo una sconfitta in tutto il torneo (125-109 al debutto contro il Brasile), l'Italia terminò solo al nono posto.

Nei brevi periodi di convalescenza tra un infortunio e l'altro, Cantarello disputò anche in Azzurro il Torneo Pre Olimpico del 1992 a Saragoza e, l'anno successivo, vinse l'oro ai Giochi del Mediterraneo in Languedoc (Francia) quando sulla panchina si era già insediato coach Ettore Messina. Non convocato per i successivi Campionati Europei di Germania 1993, Cantarello disputò la sua ultima gara in Nazionale il 9 febbraio 1994 in un'amichevole contro l'Ucraina a Vicenza. Nel suo bilancio complessivo in Azzurro ci sono 59 partite e 217 punti segnati.

IMMAGINI ALLEGATE

Davide Cantarello in maglia Udine

Davide Cantarello in schiacciata in maglia Stefanel.

Davide Catarello

28 ottobre 1995. Cantarello in Stefanel Milano - Teorema Ambrosiana (93-75) con avversari José Vargas e Beppe Bosa