Persone


De Pol Alessandro

Nato a Trieste il 15 luglio 1972, Sandro De Pol è stato uno dei giocatori più rappresentativi del basket italiano negli anni '90 e nella prima decade del nuovo millennio, collezionando apprezzamenti e successi sia con i club (2 scudetti, 1 Coppa Italia, 1 Coppa Korac) che con la maglia Azzurra (campione d'Europa 1999 a Parigi).

Prodotto del settore giovanile della Pallacanestro Trieste e campione nazionale Juniores nel 1990, De Pol è stato uno degli allievi prediletti da coach Bogdan Tanjevic che lo inserì ben presto nel nucleo della prima squadra che conquistò la promozione dalla B in A2 già nel 1988/89. Il suo esordio in Serie A2 avviene l'8 novembre 1989 nella vittoria della Stefanel (98-64) contro l'Annabella Pavia, contribuendo a raggiungere il secondo posto in stagione regolare dietro Torino, i playoff scudetto contro la Knorr Bologna.

Il destino lo portò a iscrivere i suoi primi minuti in A1 proprio in quella Masnago che lo avrebbe poi definitivamente adottato, il 14 ottobre 1990 con una gara da 5 punti (5/6 ai liberi) e 6 rimbalzi in 18 minuti nella vittoria 89-93 contro la Pallacanestro Varese.

Dal 1991/92 sia la Stefanel Trieste che Sandro De Pol conquistarono un posto fisso nell'elite della pallacanestro italiana. Con Bodiroga, Fucka, Pilutti, Cantarello e successivamnete con Nando Gentile, nel 1993/94 la Stefanel entrò nel gotha del basket italiano: terzo posto nel ranking in stagione regolare, quarto posto alle Final Four di Coppa Italia a Casalecchio di Reno, una finale di Coppa Korac persa nel doppio confronto con il Paok Salonicco e una semifinale playoff lasciata sul campo di Pesaro nel supplementare di Gara-3.

Quando il proprietario Bepi Stefanel, optò per il trasloco a Milano, per Sandro De Pol si aprirono le pagine dei libri di storia che, dai tempi di Bogoncelli e Rubini, avevano creato il connubio tra Trieste e le Scarpette Rosse.

Dopo un primo anno di transizione, con il raggiungimento di un'altra finale di Korac (persa questa volta contro l'Alba Berlino) e della semifinale scudetto in cui il fattore-campo diede ragione alla Virtus Bologna, De Pol e la sua "classe" iniziarono a raccogliere i frutti: il 13 marzo 1996 per un solo punto svanì l'ennesima Coppa Korac contro l'Efes Pilsen, ma dieci giorni dopo sul parquet del Forum di Assago, l'Olimpia si riscattò, sollevando la Coppa Italia, grazie al successo 90-72 sulla Mash Verona.

Chiusa la stagione regolare al quinto posto, la Stefanel andò in gas eliminando prima la Cagiva Varese, poi in semifinale la Virtus Bologna. La finale contro la Teamsystem Bologna iniziò con la sconfitta 77-70 al PalaDozza, ma nelle tre gare seguenti Milano ribaltò la serie e vinse il suo 25simo scudetto.

Con l'88-80 di Gara-4 si concluse anche l'era Tanjevic con il suo gruppo di ragazzi, ormai diventati adulti.

Il suo posto fu preso da Franco Marcelletti, con il quale però Sandro De Pol restò solo nel 1996/97; alcuni tasselli del gruppo triestino avevano già lasciato Milano, e lo stesso fece De Pol che nell'estate del 1997 iniziò la sua prima avventura varesina.

Nei tre anni milanesi, il suo contributo fu di 794 punti in 102 partite di campionato, con 414 rimbalzi e 161 palle recuperate. Anche con i Roosters il biennio vive un crescendo di risultati ed emozioni. Oltre alla sua crescita statistica (con un totale di 895 punti, 455 rimbalzi e 2359 minuti in 71 partite alla corte di coach Recalcati) funziona il connubio con Pozzecco alla regia, e Andrea Meneghin...dappertutto.

L'anno successivo arrivano in squadra anche Galanda, Santiago e Mrsic e la 'Stella' del decismo scudetto varesino diventa una realtà. Secondo posto in campionato dietro la Fortitudo Bologna, primo turno passato con qualche patema contro Rimini, poi la semifinale contro la Virtus Bologna (3-1 nonostante gara-3 persa in casa) e la finalissima contro la Benetton Treviso.

Dopo tre battaglie epiche, la sera dell'11 maggio 1999 Varese infligge alla Benetton un 73-64 che non ammette risposta: De Pol è straordinario con 21 punti, 11 rimbalzi e 6 recuperi al suo attivo.

La prima esperienza a Varese finì subito: si trasferì per una stagione d'azzardo alla Virtus Roma, ma non passò molto dal tornare alle dipendenze di coach Recalcati nel 2000/01 nella neo-scudettata Fortitudo Bologna, in cui ritrovò anche i vecchi compagni Fucka, Andrea Meneghin, Galanda e Pilutti, oltre a Myers e Basile. L'altra sponda di Bologna però era una formazione inarrivabile, che non diede scampo alla Fortitudo nè in campionato nè in Eurolega, eliminandola in entrambe le occasioni per 3-0.

Alla fine del 2000/01, una vertenza contrattuale con la Fortitudo, costrinse De Pol all'inattività completa. Il suo rientro in campo avviene soltanto nel dicembre 2002, quando accettò la proposta del Gran Canaria, formazione di media classifica nella Liga ACB spagnola; sull'isola restò solo per 11 partite (e 47 punti in 150 minuti di gioco), prima di decidere di tornare a Varese e questa volta di metterci le radici.

Sei stagioni con la Pallacanestro Varese in cui il luccichio dei trionfi del passato resta soltanto un ricordo. Qualche sporadica apparizione ai playoff, fino alla mesta retrocessione nel 2007/08, addirittura con l'onta dell'ultimo posto. Il 27 aprile 2008 contro Scafati, Sandro De Pol giocò la sua ultima gara nella massima serie.

La sua carriera si conclude l'anno successivo con i Crabs Rimini, che hanno una chiara impronta varesina, con coach Massimo Galli (che fu capo allenatore dei Roosters del dopo-Scudetto) e il pivot Cristiano Zanus Fortes. L'inizio stagione è pessimo, e dopo sei giornate si insedia il nuovo tecnico Giancarlo Sacco che, inverte la tendenza e porta i Crabs fino ai playoff. L'8 maggio 2009 al "105 Stadium" di Rimini, il Casale Monferrato vince 68-79 e chiude la serie dei quarti sul 3-0. Qui termina la carriera agonistica di Sandro De Pol: 28 partite con la divisa dei 'granchietti', mettendo a segno 157 punti (5.6 di media) e recuperando ancora un numero di palloni superiore a quelli persi.

Per un atleta dal temperamento e dall'etica lavorativa di De Pol, l'evoluzione a tecnico è la scelta naturale; gli impieghi con la Scaligera Verona, e l'anno come capo-allenatore a Castelletto Ticino, ne hanno indirizzato il nuovo destino.

Con la maglia azzurra, De Poil ha collezionato soddisfazioni sin dalle rappresentative giovanili. Il suo medagliere si inaugura con il bronzo agli Europei Cadetti del 1989 e con il gruppo della sua 'leva' prosegue la crescita con l'oro agli Europei Juniores a Emmen l'anno successivo, l'argento ai Mondiali della stessa categoria nel 1991 e l'ultimo oro agli Europei Under 22 del 1992, battendo 65-63 la Grecia sul proprio terreno amico.

L'anno successivo De Pol partecipò anche ai Mondiali U22 e alle Universiadi a Buffalo (USA), prima di esordire con la Nazionale Maggiore nell'amichevole del 14 ottobre a Brindisi contro la Lettonia (100-70 per la squadra di coach Ettore Messina). Dopo aver conseguito il secondo posto ai Goodwill Games 1994 a San Pietroburgo con una formazione ancora 'sperimentale', entra definitivamente nel progetto tecnico del nuovo CT Bodgan Tanjevic. Prima l'esperienza ai Mondiali di Atene 1998 e il sesto posto finale, ma pochi mesi dopo arriva il trionfo agli Europei di Francia 1999. C'è molto spazio anche per lui, che copre le spalle ai Myers e Fucka e che ha una sintonia speciale con il compagno di squadra Andrea Meneghin.

Mette anche il sigillo nella vittoria contro la Rep.Ceca con 13 punti, che saranno uno dei bottini più alti in Azzurro, dopo i 19 della vittoria sulla Russia nel Torneo Acropoli sempre nel '99. Non ci sarà il bis negli Europei successivi in Turchia, che sanciscono la fine del rapporto tra l'Italia e coach Tanjevic, ma a Stoccolma 2003 con Charlie Recalcati arriva un bronzo che regala alla Nazionale il biglietto per le Olimpiadi.

Forse il suo più grande rammarico è non essere riuscito, per motivi differenti, a partecipare nè ai Giochi Olimpici di Sidney 2000, nè alla fantastica spedizione che vinse l'argento a Atene 2004.

Dopo il "taglio" al torneo di preparazione ad Atene, non ci fu più occasione per De Pol di vestire i colori della Nazionale; nel suo compendio definitivo ci sono 137 presenze e 692 punti realizzati.

IMMAGINI ALLEGATE

Nazionale Italiana maaschile del 1994: sopra tutti Moretti, Bonora, Ruggeri, Carera, Conti, Fucka, Tolotti, De Pol, Esposito, Coldebella, Abbio.

Alessandro De Pol

Sandro De Pol