Società


Desio, la fatidica estate del 1979

Fatidica estate quella del 1979. Quando per 60 milioni di lire Gianluigi Bologna riscatta, dalla Polisportiva Aurora, la sezione basket, rendendola autonoma sotto l’egida della sua personale passione. Gianluigi Bologna, imprenditore nel settore degli impianti elettrici industriali, era già stato sponsor di una società minore, il Basket Club Desio, e subito incomincia sognare, e parlare di obiettivo A2. La squadra è ancora a derivazione canturina e accoglie alcune future glorie del Cantucky, come Fausto Bargna e Umberto Cappelletti, usciti dalle formazioni juniores e spediti a farsi le ossa a Desio, che si affiancano ad Antonio Farina che a Desio era tornato per chiudere la sua bella avventura agonistica. La realtà, però, a volte, contrasta i sogni e al termine della stagione 1980/81 dopo un infuocato derby in trasferta contro Pavia (nascerà da li l’endemica rivalità tra Desio e Pavia) l’Aurora (sponsorizzata Grappeggia) scivola in serie C1. E’ il 3 maggio 1981. Antonio Farina ed Enrico Sala chiudono l’attività agonistica con l'unica retrocessione della loro carriera e mettono mano alla ricostruzione della squadra.

Una retrocessione che, però, apre la via ad una promozione fondamentale: Antonio Farina diventa il General Manager della società. Inizia la risalita. Si punta decisamente alla costruzione di una squadra più “giovane e forte”, proiettata al futuro, con giocatori come Maurizio Trotti, Claudio Crippa, Filippo “Pippo” Crippa, Silvano Cancian e Guido Franco

 Il ritorno in serie B (1981/82) è immediato. L’allenatore è Franco Morini con “vice” Pasquale De Riso. Nello spareggio che vale la promozione, disputato a Desio contro la Garelli Milano, il pivot della Garelli era Mario Beretta, che la stagione successiva sarebbe arrivato a Desio.  Nel 1982/83, confermato in panchina Morini, passa fuggevolmente da Desio, come suo “aiuto”, Fabrizio Frates.

Siamo al 1983/84. Arriva da Caserta, l’uomo, capoallenatore, che accompagnerà Desio fino alla serie A1, e che Desio non lascerà più, scegliendola come sua casa, anche dopo aver concluso la carriera di allenatore in importanti e storiche squadre di serie A, proseguita nel basket ad alto livello come procuratore: Virginio Bernardi. Il primo allenatore professionista nella storia del basket desiano.  

La stagione  1984/1985. Esattamente il  2 giugno 1985 l’Aurora Desio (Italelektra) vincendo lo spareggio di Bologna contro Montegranaro veniva promossa per la prima volta in serie A2. Si realizzava il sogno del presidentissimo Gianluigi Bologna.

E’ qui il caso di rimarcare il fatto che la squadra  che sale in A2, ancora una volta, è tutta composta da giocatori locali (o delle immediate vicinanze, i nomi la dicono lunga: Arosio, Battaglia, Beretta, Brambilla, Bramati, Claudio Crippa, Filippo Crippa, Franco, Mariani, Giuseppe Motta, Trotti, Sangalli), con la sola eccezione di Cioffi, amico e conterraneo di Virginio Bernardi e fortemente voluto dal coach desiano  per completare al meglio la rosa della squadra che puntava all’obiettivo A2.

Stagione bellissima e maledettissima! Perché il 30 gennaio di quello stesso anno (1985) un infarto fulminante, a soli 45 anni, impediva al presidente Bologna di vedere il suo sogno realizzato. Una stagione che, nell’estate precedente, si era già aperta nel segno del dramma, l’11 luglio 1984, quando in un incidente stradale sulla via della vacanza, a Gallipoli, alla soglia dei vent’anni, se ne andava anche  Luigi  (Gigi) Brambilla, il ragazzo che nell’immaginario dei giovani tifosi, e non solo, era già consacrato come l’erede di Enrico Sala, bandiera assoluta del basket desiano in quegli anni… 

Raggiunta la Serie A2  per la prima volta, tra le lacrime, dunque…

La moglie del presidente Bologna, Ilde Peduzzi Bologna, nel ricordo del marito,  garantisce la chiusura della stagione sportiva  in corso che finirà, come detto, con la promozione, ma non può impegnarsi per il futuro. Affida quindi ad Antonio Farina carta bianca per risolvere la situazione nel miglior modo possibile. L’estate è travagliata con il rischio di dover rinunciare all’iscrizione alla serie A e cedere il diritto a Cremona. Con l’aiuto del vicepresidente Gino Mariani che coinvolge il fratello Lucio e un utile contributo di alcuni tifosi e soci minori (Brenzone, Gelosa, Salmistraro, Motta Sergio) si decide di continuare e Farina si occupa di tutti i contratti  e gli adempimenti necessari per FIP, Lega, gli americani scovando anche un abbinamento Filanto  grazie a Battista Festa  un suo tifoso dai tempi della Pallacanestro Milano.

IMMAGINI ALLEGATE

Aurora Desio stagione 1979/80. Fontana (all.), Villa, Cancian, Bargna, Brambilla, Farina, Casati (vice all). Accosciati: Pelosi (mass.), Corbetta, Formenti, Castenetto, Sala, Cappelletti.