Persone
Carmenati Roberto
Roberto Carmenati, classe 1964 fabrianese doc, è stato il quattordicesimo allenatore della storia dell'Olimpia Milano, se pur per un breve periodo al termine della stagione 2003/04. Il suo record sulla panchina milanese è di 7 vittorie e 7 sconfitte in campionato e una sola presenza in Eurocup. Con un numero inferiore di gare ci sono solo Valerio Bianchini e Zare Markovski che però, a differenza di Carmenati, sono stati esonerati a inizio stagione, mentre il tecnico marchigiano è subentrato a campionato in corso e l'ha portato a termine.
La sua esperienza con il club milanese ebbe infatti inizio il 13 febbraio 2004, a pochi giorni di distanza dalla sconfitta della Breil Milano a Badalona (-16 al Palau Olimpico) negli ottavi di finale di Eurocup che è costò il posto a coach Attilio Caja. La dirigenza Corbelli, incassato il no del 'milanese' Crespi, optò per Carmenati in funzione del suo comprovato curriculum: quattro stagioni in A2 (73 vittorie e 63 sconfitte) con Fabriano, Pozzuoli e Napoli (con la quale aveva raggiunto anche la serie finale per la promozione in A1 persa proprio con Fabriano), il titolo della USBL vinto (da assistente) con gli Oklahoma Storm, e il ritorno alla guida di Fabriano in A1 nel 2002/03, ereditando da coach Maurizio Lasi ma soprattutto dalla gestione societaria una situazione critica sia in classifica che nelle finanze. Nonostante le avversità, gli abbandoni e gli stipendi non incassati, la squadra fu encomiabile, giocando alla pari con tutti e battendo anche Siena (che fu poi semifinalista).
In pieno 2003/04, Carmenati prese una Breil che aveva qualche buon cavallo di razza come Hugo Sconochini, Beno Udrih e Martin Rancik, giocatori pronti a far legna come Claudio Coldebella, Mario Gigena, Ken Lacey e Manuel Vanuzzo, e qualche giovane che poi si sarebbe fatto strada nel futuro (DeVecchi, Rossetti, Priuli). Un'intelaiatura che fino a quel momento aveva retto discretamente in Eurocup (girone vinto con 8 vittorie su 10), ma il cui ruolino di marcia in campionato era ben lontano dalla sufficienza: 8 vittorie e 12 sconfitte.
Il compito di Carmenati non iniziò con fortuna, con la sconfitta interna 74-76 contro Siena, ma poi mantenne la rotta vincendo 7 delle successive 13 gare, battendo Livorno, Avellino, Reggio Calabria, Teramo, Biella, Messina e soprattutto la Fortitudo Bologna all'ultima di campionato. In questo 'coup de theatre', abbandonate le speranze di qualificazione ai playoff (Milano è giunta decima in regular season con 15 vittorie e 19 sconfitte totali), la Breil sfoderò una prestazione monstre, battendo 104-79 la Skipper Bologna di coach Repesa,che poi arrivò a giocarsi lo scudetto nella finale con Siena.
Nonostante questo 'buon ricordo', Carmenati non fu stato confermato alla guida della squadra; il caso ha voluto che il suo successore Lino Lardo sia riuscito a portare Milano subito in finale ma fu stato sconfitto proprio dalla...Fortitudo di Repesa con il tiro allo scadere di Ruben Douglas in gara-4.
Carmenati, molto stimato all'estero è l'unico allenatore europeo ad aver vinto due campionati negli Stati Uniti: nella USBL nel 2002 come assistant coach di Kareem Abdul Jabbar negli Oklahoma Storm e nella NBA come international scout dei Dallas Mavericks che hanno conquistato l'anello nella stagione 2010/11.
E tuttora relatore in Clinic, ha contribuito alla crescita della prima Accademia di Pallacanestro in Africa (Seed Academy Senegal) svolgendo il ruolo di allenatore, formatore degli allenatore, istruttore e mentore dei ragazzi, vedendo crescere tra gli altri Gorgui Dieng, campione NCAA con Louisville nel 2013 ed attualmente in forza ai Minnesota Timberwolves.