Racconti
Nane Vianello e la maglia con la scritta “sbagliata”
Nane Vianello nei suoi anni al Simmenthal è stato protagonista involontario di una curiosa vicenda.
All’inizio della stagione 1963-64 la squadra venne immortalata con la celebre maglietta rossa, con appuntato lo scudetto appena vinto. Poche settimane dopo al Simmenthal vennero consegnate delle nuove maglie, peraltro perfettamente identiche alle precedenti
Il fornitore era una sartoria di Milano, la cui titolare era la signora Lilli, che provvedeva a realizzare, personalizzando su misura, l’intera dotazione : maglie, calzoncini e tuta in raso. La stessa sartoria realizzava anche i ricami costituenti gli scudetti, i numeri e le lettere che componevano la scritta Simmenthal.
La signora Lilli, buona amica della famiglia Bogoncelli, era diventata anche una sostenitrice ed un paio di volte l’anno invitava a pranzo a casa sua tutta la squadra del Simmenthal.
In quella occasione la sartoria fece un banale errore. Sulla maglia nr. 6 -quella usata da Vianello- venne posizionata erroneamente la lettera H per cui uscì la scritta Simmentahl.
Non se ne accorse la signora Lilli prima della consegna ed una volta arrivate le maglie in Via Caltanissetta, Basilio –responsabile amministrativo/logistico- fece un controllo a campione non accorgendosi del pasticcio. Le nuove maglie furono distribuite ai giocatori e nel frattempo le maglie della stagione precedente furono ritirate e distrutte.
Incredibilmente nessuno si accorse dell’errore, nemmeno il giocatore che indossò tranquillamente la maglia nei primi incontri di campionato, né i compagni e nemmeno lo staff tecnico. Fu un giornalista ad accorgersi della incongruenza e a segnalare il fatto a Basilio, che era il responsabile amministrativo/logistico. Quest’ultimo a sua volta contattò la Sig.ra Lilli, la quale costernata fece presente che -stante la tecnologia adottata- non era possibile alcun rimedio.
Basilio cercò di trovare una soluzione, ma non avendo maglie “in bianco” a magazzino, dovette esporre la questione al presidente Bogoncelli. L’ordine di Bogoncelli fu di non preoccuparsi e che Vianello avrebbe dovuto indossare in ogni caso la nuova maglia, anche se il nome dello sponsor era storpiato, finché non fosse stato fornita dalla sig.ra Lilli una nuova maglia.
Una conclusione impensabile ai giorni nostri, dove alla “immagine” del “logo aziendale” viene data estrema importanza. Nessuno sponsor accetterebbe oggi una simile soluzione. Ed infatti il 23 febbraio 1964 a Varese contro l’Ignis, Vianello venne immortalato con la maglia “sbagliata” e continuò a portarla praticamente sino a fine campionato, quando fu consegnata una nuova divisa da gioco. Tra l’altro la stagione 1963-64 fu sfortunata perché il Simmenthal si classificò secondo in classifica e lo scudetto tornò a Varese.
Con l’inizio della stagione 1964-65 Vianello disponeva pertanto della maglia con la scritta corretta. E qui inizia l’incredibile e curiosa vicenda del vecchio indumento. La maglietta nr. 6 con la scritta sbagliata non fu “rottamata”, come sarebbe stato logico, ma invece mandata in sartoria dove le fu “estirpato” lo scudetto. Ed infatti il 22 novembre 1964, al trofeo Borghi a Varese, Vianello tornò a vestire la maglia “sbagliata”. Risulta che il giocatore alternò la maglia corretta con quella “sbagliata” per l’intera stagione, che si concluse trionfalmente con lo scudetto.
A inizio anno 1965/66 per la foto di rito, Vianello indossava la maglia corretta dotata di scudetto. E avrebbe ovviamente dovuto continuare a portare la maglia corretta in tutte le partite, così come immortalato in molte belle fotografie della neonata rivista “Giganti del Basket”, compreso lo storico derby del 28 novembre 1965 in cui la All’Onestà battè per la prima volta il Simmenthal. L’incredibile si ripetè, però, nuovamente perché la vecchia maglietta nemmeno in questa stagione venne rottamata, ma venne ri-inviata nuovamente in sartoria per riappendere lo scudetto ! E come per magia riapparve addosso a Vianello in occasione della partita di Coppa dei Campioni a Milano contro il Malines del 11 gennaio 1966. Non solo, per tutta il prosieguo della stagione il bravo Vianello continuerà ad indossare la maglia “sbagliata”, compresa la vittoria contro l’Ignis, la sua memorabile prestazione contro il Real Madrid e la vittoria in Coppa il 1 Aprile contro lo Slavia Praga.
Finalmente alla fine dell’annata 1965-66 la maglia “sbagliata” venne ritirata e rottamata, dopo essere stata indossata per ben tre stagioni.
Il Museo del Basket Milano, dopo aver interpellato alcuni testimoni dell’epoca, è arrivata alla conclusione che:
- All’epoca sia la Simmethal industria sia Bogoncelli non ritennero che la maglietta con il nome storpiato dello sponsor fosse un problema. Per cui non ci fu nessuna proibizione da parte dello sponsor per l’utilizzo.
- La maglietta “sbagliata” fu gelosamente custodita e frequentemente impiegata, perché sia Bogoncelli che Rubini, entrambi superstiziosi, ritenevano che quella maglietta portasse fortuna. Sembra, anzi, che sia Rubini sia Bogoncelli chiedessero a Vianello di indossare “quella” maglia proprio negli incontri più critici.
E proprio recentemente Basilio aveva espresso la considerazione che fu un errore il rottamare quella maglia, perché se fosse stata venduta all’asta, come cimelio, sarebbe stata valutata “una fortuna”.