Società


La Coppa dei Campioni 1987/88

La trentunesima edizione della Coppa dei Campioni FIBA presenta un'importante novità: il ritorno alle Final Four, ovvero semifinali+finalissima da disputarsi in sede unica. Questa formula fu sperimentata per la prima volta nel 1965/66 e, per pura coincidenza, la Coppa Campioni fu sollevata all'interno del PalaDozza di Bologna proprio dal Simmenthal Milano. La Federazione tornò sui suoi passi un paio di anni dopo, optando per la finale 'secca' in campo neutro.

Per l'esordio di questa nuova soluzione, Fiba Europe assegna l'organizzazione alla città belga di Gand, che ospiterà le quattro gare (comprese le finali per il titolo e per il terzo posto) al Flander Expo Pavillion nella settimana successiva alla Pasqua 1988. I campioni in carica dell'Olimpia Tracer Milano difendono il titolo conquistato a Losanna con una formazione sempre basata sul poker titolare formato (in ordine di ruolo) da Mike D'Antoni, Roberto Premier, Robert Allen McAdoo e Dino Meneghin; le novità di formazione riguardano il lungo Rickey Brown che arriva in luogo di Ken Barlow e che si presenta subito come protagonista nella conquista della Coppa Intercontinentale 1987, e un restyling della panchina con gli innesti di Piero Montecchi e Massimiliano Aldi.

La vera rivoluzione è però nella guida tecnica: coach Dan Peterson chiude 'in bellezza' con il 'triplete' la sua epopea milanese, lasciando la conduzione della squadra al suo fidato assistente Franco Casalini.

Ottavi di finale

Sia la Tracer Milano che i campioni di Bulgaria del Balkan Botevgrad sono esentati dal turno preliminare. I biancoverdi sono all'apice della propria storia cestistica con la conquista di tre titoli nazionali consecutivi (1987, 1988 e 1989), e di due Coppe di Bulgaria. E' Sasko Vesenkow a guidare questa sorta di "Nazionale Bulgara" sfornando due prestazioni sopra i 30 punti; Milano, pur senza dover utilizzare tutte le proprie risorse, riesce a prevalere senza patemi in entrambe le gare. Un buon allenamento in vista della trasferta a Milwaukee per la prima e storica edizione del McDonald's Open, nella quale affronterà i Bucks e la Nazionale URSS.

Gara di andata (24-09-1987)
BK Balkan Botevgrad x Tracer Olimpia Milano 79-93 (49-46)
BK Balkan: Peev 15, Kolev 6, Fanparski, Vesenkov 30, Gerasimov, Slavov 18, Jonov 10, Petrov ne, Brasnacki ne, Rajtchev ne.
Tracer Olimpia (coach Casalini): Bargna 7, Aldi, Pittis, D’Antoni 10, Premier 9, Meneghin 6, Brown 22, Montecchi 17, McAdoo 22, Mario Governa ne.

Gara di ritorno (01-10-1987)
Tracer Olimpia Milano x BK Balkan Botevgrad 97-88 (50-38)
Tracer Olimpia (coach Casalini): Bargna 12, Aldi 10, Pittis 6, D’Antoni 9, Governa, Premier 2, Meneghin 4, Brown 16, Montecchi 16,McAdoo 22.
BK Balkan : Peev 15, Kolev 5, Vesenkov 34, Gerasimov, Slavov 18, Jonov 16, Fanparski, Petrov ne.

Girone dei Quarti di finale

Nel nuovo format del torneo, i quarti-di-finale non sono più ad eliminazione diretta (con ancora vivo il ricordo della clamorosa rimonta della Tracer Milano nei confronti dell'Aris Salonicco nella stagione precedente); diventano il girone all'italiana che, con gare di andata e ritorno, qualifica le quattro squadre che disputeranno le Final Four di Gand.

Dopo gli ottavi di finale, assieme alla Tracer Milano accedono a questo girone: Pau Orthez (FRA), Barcellona (SPA), Maccabi TelAviv (ISR), Partizan Belgrado (YUG), Nashua Den Bosch (OLA), Saturn Colonia (GER) e  l'Aris Salonicco (GRE). Come nella stagione precedente, la Tracer inizia la fase con una sconfitta, questa volta netta e cocente sul campo dei tedeschi del Koln. Il prezzo pagato per l'assenza di Roberto Premier è molto alto; nei due successivi turni casalinghi contro Partizan Belgrado e Den Bosch, i biancorossi si rimettono in carreggiata se non per il gioco, almeno per la classifica.

Resta la costante di concedere grandi bottini: prima all'americano di Germania Ralph McPherson, che ne mette 26 partendo dalla panchina, poi al serbo Goran Grbovic (famoso per aver provocato la rissa in Italia-Yugoslavia agli Europei del 1983), poi a Paul Thompson e infine a un Doron Jamchy che ne mette 30 ma che non riesce a fermare Milano nello storico bis alla Yad Eliyahu Arena. Il problema è che Galis deve ancora arrivare... Dopo l'imprevista vendetta del Barcellona al PalaTrussardi, la Tracer vive infatti un altro incubo a Salonicco, sia fuori dal campo che dentro. La furia cieca dei Tessalonicesi rende invivibile l'atmosfera sin dall'arrivo dei milanesi e fornisce ulteriori motivazioni ai gialloneri se già non ne avessero avuto bisogno. Il "Dio" Nikos Galis è inarrestabile con 50 punti cuciti con soluzioni di tutti i tipi (e l'avallo della coppia arbitrale) che, uniti ai 37 di un altro tiratore sublime come Subotic, portano il bottino dei greci a quota 120 punti; mai nessuno ha più segnato così tanto alla difesa dell'Olimpia Milano.

Archiviato il girone d'andata con quattro vittorie e tre sconfitte alle spalle del Partizan Belgrado, i milanesi possono consolarsi sulla verve realizzativa dei suoi due americani, soprattutto con Bob McAdoo che, incurante della data di nascita, ostenta una continuità impressionante con picchi oltre i 35 punti anche in palazzetti ostili.

Nel girone di ritorno, la Tracer si riprende il maltolto dal Colonia, subisce quello del Partizan, ribadisce la superiorità con Den Bosch, Maccabi e Orthez ma concede al Barcellona la terza vittoria stagionale negli scontri diretti. Anche questa però ha poco peso specifico perchè all'ingresso dell'ultima giornata i giochi per la qualificazione alle Final Four sono già fatti.

La sfida conclusiva con l'Aris Salonicco è un gentile omaggio dei greci che, lasciando Galis a casa e non schierando Yannakis, centrano l'obiettivo di far concludere Milano al terzo posto per avere, secondo loro, una semifinale più abbordabile.

Prima giornata di andata (26-11-1987)
Saturn Koln - Tracer Olimpia Milano 102-78 (45-43)
Saturn (coach di Leo): McPherson 26, Warrick 13, Zander 14, Back 6, Gnad 4, Hunger 10, Jackel 29, Sauer dnp, Kater ne, Manfred Winter ne.
Tracer Olimpia (coach Casalini): Bargna 10, Aldi, Pittis 1, D’Antoni 9, Meneghin 6, Brown 16, Montecchi 20, McAdoo 16, Governa, Ambrassa ne

Seconda giornata di andata (03-12-1987)
Tracer Olimpia Milano - KK Partizan Beograd 93-83 (41-37)
Tracer Olimpia (coach Casalini): Bargna 10, Aldi, Pittis 5, D’Antoni 7, Meneghin, Brown 19, Montecchi 18, McAdoo 34, Governa ne, Ambrassa ne.
KK Partizan (coach Vujosevic): Djordevic 10, Lakicevic 2, Grbovic 34, Pecarski 5, Divac 9, Popovic, Paspalj 18, Nakic 5, Orcev ne, Ignatovic ne.

Terza giornata di andata (10-12-1987)
Tracer Olimpia Milano - Nashua EBBC Den Bosch 96-92 (44-37)
Tracer Olimpia (coach Casalini): Bargna 4, Pittis 5, D’Antoni 24, Meneghin 2, Ambrassa, Brown 12, Montecchi 24, McAdoo 25, Aldi ne, Governa ne.
Nashua EBBC (coach Dekker): Pieterse 7, Korthout 2, Schilp 7, Kuipers 13, Bottse 6, Thompson 42, Reddick 15, Govers ne, Timmermans ne.

Quarta giornata di andata (17-12-1987)
Maccabi Tel-Aviv - Tracer Olimpia Milano 93-99 (48-57)
Maccabi SC (coach Klein): Sims 2, Daniel 16, Aroesti 2, Cornelius, Berkowitz 12, Lippin 3, Jamchy 30, Magee 12, Cohen 2, Barlow 14.
Tracer Olimpia (coach Casalini): Bargna, D’Antoni 6, Meneghin 13, Brown 33, Montecchi 12, McAdoo 35, Aldi ne, Pittis ne, Governa ne, Ambrassa ne.

Quinta giornata di andata (06-01-1988)
EB Orthez - Tracer Olimpia Milano 78-80 (34-54)
EB Orthez (coach Fischer): Ortega 2, H.Carter 22, Hufnagel 13, D.Gadou 8, Kaba 7, Haquet 14, Scheffler 10, Deganis 2, Serenes ne, T.Gadou ne.
Tracer Olimpia (coach Casalini): Aldi, D’Antoni 8, Premier 8, Meneghin 8, Brown 24, Montecchi 10, McAdoo 22, Bargna ne, Pittis ne, Governa ne

Sesta giornata di andata (14-01-1988)
Tracer Olimpia Milano - FC Barcelona 94-100 (44-50)
Tracer Olimpia (coach Casalini): D’Antoni 9, Montecchi 11, McAdoo 37, Brown 8, Meneghin 13, Premier 8, Aldi 8.
FC Barcelona (coach A.Reneses): Solozabal 14, San Epifanio 28, Jimenez 10, McDowell 15, Norris 7, Costa 2, Sibilio 18, F.Martinez 6.

Settima giornata di andata (21-01-1988)
Aris Salonicco - Tracer Olimpia Milano 120-95 (54-46)
Aris (coach Ioannidis): Lipiridis 2, Yannakis 16, Galis 50, Subotic 37, Filippou, Wiltjer 15, Romanidis ne, Stamatis ne, Bousvaros ne, Doxakis ne.
Tracer Olimpia (coach Casalini): Bargna 2, Aldi 5, Pittis 1, D’Antoni 5, Premier 7, Meneghin 12, Brown 15, Montecchi 10, McAdoo 38, Governa ne.

Prima giornata di ritorno (11-02-1988)
Tracer Olimpia Milano - BSC Saturn Koln 115-104 (56-54)
Tracer Olimpia (coach Casalini): Bargna, Aldi 6, Pittis, D’Antoni 5, Governa, Premier 21, Meneghin 4, Brown 13, Montecchi 23, McAdoo 43
BSC Saturn (coach Di Leo): McPherson 35, Warrick 23, Zander 2, Kater 2, Back 14, Gnad 8, Hunger 2, Jackel 18, Sauer ne, Winter ne.

Seconda giornata di ritorno (18-02-1988)
KK Partizan Beograd - Tracer Olimpia Milano 92-85 (49-47)
KK Partizan (coach Vujosevic): Djordjevic 5, Z.Obradovic 8, Grbovic 26, Savovic 4, Pecarski 10, Divac 16, Paspalj 16, I.Nakic 7, Ignjatovic ne, O.Popovic ne
Tracer Olimpia (coach Casalini): Bargna 2, Aldi, D’Antoni, Premier 20, Meneghin 13, Brown 14, Montecchi 5, McAdoo 31, Pittis ne, Governa ne.

Terza giornata di ritorno (25-02-1988)
Nashua EBBC Den Bosch - Tracer Olimpia Milano 80-85 (38-39)
Nashua EBBC (coach Dekker): Govers 5, Korthout 12, Schilp 19, Kuipers 18, Bottse 21, Bergens, Reddick 5, Timmermans ne 
Tracer Olimpia (coach Casalini): Bargna 4, Pittis, D’Antoni 8, Premier 14, Meneghin 4, Brown 28, Montecchi, McAdoo 27, Aldi ne, Mario Governa.

Quarta giornata di ritorno (03-03-1988)
Tracer Olimpia Milano - Maccabi Tel-Aviv 113-81 (57-42)
Tracer Olimpia (coach Casalini): Bargna 6, Aldi 8, Pittis, D’Antoni 14, Governa 2, Premier 18, Meneghin 2, Brown 35, Montecchi 4, McAdoo 24.
Maccabi (coach R. Klein): Sims 17, Daniel 2, Aroesti, Cornelius 2, Berkowitz 2, Lippin, Jamchy 25, Magee 10, Barlow 23, Cohen ne.

Quinta giornata di ritorno (10-03-1988)
Tracer Olimpia Milano - EB Orthez 87-77 (49-37)
Tracer Olimpia (coach Casalini): Bargna 7, Aldi 2, Pittis, D’Antoni 3, Governa, Premier 10, Meneghin 11, Brown 25, Montecchi 4, McAdoo 26.
EB Orthez (coach Fischer): Ortega 7, H.Carter 9, D.Gadou 17, Hufnagel 7, Haquet 18, Kaba 10, Deganis 9.

Sesta giornata di ritorno (18-03-1988)
FC Barcelona - Tracer Olimpia Milano 102-87 (55-48)
FC Barcelona (coach A.Reneses): Solozabal 13, San Epifanio 21, Sibilio 11, Martinez 10, McDowell 12, Costa, Norris 16, A.Jimenez 17, Palacios 2.
Tracer Olimpia (coach Casalini): D’Antoni 18, Premier, Brown 13, McAdoo 25, Meneghin 4, Montecchi 11, Aldi 4, Pittis 6, Bargna 6.

Settima giornata di ritorno (24-03-1988)
Tracer Olimpia Milano - AS Aris Salonicco 97-82 (45-38)
Tracer Olimpia (coach Casalini): Bargna 2, Aldi 13, Pittis 7, D’Antoni, Governa, Premier 9, Meneghin 12, Brown 18, Montecchi 3, McAdoo 33.
AS Aris (coach Ioannidis): Lipiridis 3, Subotic 30, Romanidis 8, Stamatis, Filippou 6, Bousvaros, Athanasiadis, Doxakis 17, Wiltjer 18, Yannakis ne.

Classifica finale:
Partizan Belgrado (10 v.-4 p.), Aris Salonicco e Tracer Milano (9 v.-5 p.), Maccabi TelAviv (8 v.-6 p.), FC Barcelona (7 v.-7 p.), Saturn Koln (5 v.9 p.), EB Orthez e Nashua Den Bosch (4 v.-10 p.)

Semifinali
05-04-1988
Flanders Expo Pavilion Gand

Le Final Four di Gand iniziano con il primo ribaltone: Kevin Magee mette in scacco la batteria dei giovani lunghi slavi (che avranno però in futuro radioso) e il Maccabi sorprende 87-82 il Partizan, primo del ranking. L'abitudine a questi livelli è il fattore che guida gli uomini di coach Klein nei momenti cruciali, con Sims, Berkowitz e Jamchy a punire le leggerezze bianconere nei convulsi ultimi 90 secondi. Per Zeliko Obradovic (alla sua ultima apparizione europea come giocatore) resterà la consolazione del terzo posto finale.

La seconda semifinale è un'altra puntata della storia infinita tra Milano e Aris Salonicco. I Greci, supportati da migliaia di indomiti e "chiassosi" supporters, si ritengono finalmente degni del massimo palcoscenico europeo, ma non fanno i conti con la carica motivazionale della Tracer. I grandi realizzatori gialloneri sono imbrigliati dalla straordinaria difesa milanese che mette Meneghin su Subotic e inventa una staffetta a tre contro Galis. Il loro bottino finale è "gonfiato": dopo il primo tempo chiuso sul 47-45 per Milano, Galis segna solo otto punti nella ripresa, dove dall'altra parte il dominio di McAdoo è fuori da ogni concezione. L'ex-Lakers segna 23 punti nel primo tempo e, incurante del quarto fallo fischiatogli già al 26', continua a martellare la difesa di Salonicco fino al punto 39, spalleggiato ottimamente da Rickey Brown, autore di 28 punti.. E' appunto il nuovo pivot della Tracer a ricacciare via gli avversari all'ingresso dell'ultimo minuto e a mettere il punto esclamativo sull'87-82 che porta Milano alla finale-bis contro il Maccabi...

AS Aris Salonicco - Tracer Olimpia Milano 82-87 (45-45)
AS Aris (coach Ioannidis): Yannakis 13, Galis 28, Subotic 23, Filippou 10, Wiltjer 6, Lipiridis 2, Romanidis ne, Stamatis ne, Bousvaros ne, Doxakis ne
Tracer Olimpia (coach Casalini): D’Antoni 2, Premier 2, Brown 28, McAdoo 39, Meneghin 7, Aldi, Pittis 4, Montecchi 5, Governa ne, Fausto Bargna ne.

Finali
07-04-1988
Flanders Expo Pavilion Gand

I due club si ritrovano quindi a contendersi il titolo europeo per club a 370 giorni di distanza dalla finale di Losanna, anche questa volta con un'equa spartizione dei pronostici. Il Maccabi ha l'approccio più proficuo, con un motivatissimo Doron Jamchy a colpire più volte dalla distanza per il 17-11 nelle battute iniziali con già 11 punti al suo attivo. Coach Casalini prova la difesa a zona 2-3 ma ottiene di meglio quando affida a Max Aldi la marcatura del tiratore gialloblu. Milano è comunque nettamente superiore nei pressi del canestro e, con un duro lavoro ai fianchi, estromette in pratica dal gioco il pivot avversario Kevin Magee che arriva all'intervallo con già quattro falli a referto. Dopo aver operato il sorpasso sul 21-20, Milano prende le redini della partita e mantiene 11 punti di vantaggio alla pausa con la coppia Brown-McAdoo e i tiri pesanti di D'Antoni. Anche il Maccabi cerca alternative difensive nella ripresa; la zona 1-2-2 mette in scacco soprattutto Premier (mai preciso) e scatena Sims, l'ex di turno Ken Barlow e anche l'eterno Miki Berkowitz alla sua ultima gara europea della carriera.

Lo svantaggio si assottiglia fino al 69-67, nonostante l'apparizione lampo di Magee che commette il quinto fallo nella stessa azione del suo rientro in campo. Anche Milano perde il suo totem Dino Meneghin quando ancora la partita è calda (al 37simo), ma mantiene i nervi saldi per riportarsi sul +4 (84-80) al 38simo. Ci vogliono due ultime giocate per rendere definitiva la sorte dell'incontro: la stoppata di Rickey Brown su Jamchy e il canestro finale di Bob McAdoo; per la superstar di Greensboro arriva anche il titolo strameritato di MVP delle Final Four.

Finale 1°/2° posto
Tracer Olimpia Milano - Maccabi Elite SC Tel-Aviv 90-84 (52-41) 
Tracer Olimpia (coach Casalini): D’Antoni 17, Premier 3, Brown 17, McAdoo 25, Meneghin 5, Aldi 7, Pittis 8, Montecchi 8, Bargna ne, Governa; 

Maccabi (coach Klein): Aroesti, Sims 15, Jamchy 24, Barlow 21, Magee 13, Daniel 2, Berkowitz 3, Lippin, Cohen 6. Arbitri: Davidov (URS) e Zych (Pol)

Usciti per falli: Magee (Mac) al 27' e Meneghin (Mi) al 34'
Tiri dal campo: Milano 27/46 2p e 5/17 3p, Maccabi 24/48 2p e 5/19 3p
Tiri Liberi: Milano 21/30, Maccabi 21/24
Rimbalzi: Milano 29, Maccabi 41
Falli: Milano 21, Maccabi 26

Spettatori: 9.000 circa

Finale 3°/4° posto
KK Partizan Belgrado - AS Aris Salonicco 105-93 (48-39)

IMMAGINI ALLEGATE

La Tracer Milano conquista la seconda Coppa dei Campioni consecutiva a Gand

Bob McAdoo contro la formazione del Maccabi Tel Aviv

Bob McAdoo in entrata contro il Maccabi

Gent, 7 aprile 1988, Mike D'Antoni (17 punti) alza la Coppa dei Campioni appena vinta sul Maccabi Tel Aviv (90-84). Sullo sfondo Fausto Bargna.