Storia milanese


Il Mc Donald's Open 1989 a Roma

Il PalaEUR di Roma, all'epoca il più 'americano' degli impianti italiani, ospitò nel 1989 la terza edizione del McDonald's Open. Dopo l'esperienza dell'anno precedente a Madrid, il direttivo decise di non invitare più le rappresentative nazionali, puntando solo sulla sfida tra la compagine NBA e le migliori squadre di club del Vecchio Continente. In questo contesto la prima scelta fu obbligata con i campioni d'Europa in carica della Jugoplastika Spalato affiancati dalle formazioni vincitrici dei titoli d'Italia e Spagna, ossia Philips Milano e FC Barcelona.
A rappresentare la NBA furono chiamati i Denver Nuggets, una scelta apparentemente sotto tono rispetto all'edizione di Madrid dove giocarono i Boston Celtics di Larry Bird, ma dai temi tecnici decisamente ideali per mostrare al pubblico europeo la velocità reale del gioco NBA.
Una franchigia con un allenatore 'fuori dagli schemi' come Doug Moe (dai trascorsi italici come giocatore del Petrarca Padova nel 1965/66), due giocatori di carisma e chilometraggio come Alex English e Walter Davis e un playmaker come Lafayette 'Fat' Lever al fulmicotone. 
Con la non remota speranza di provare a fare il primo sgambetto a una squadra NBA, si schierò la Jugoplastika Spalato di coach Maljkovic che nell'aprile precedente a Monaco di Baviera aveva conquistato la sua prima delle tre Coppe dei Campioni consecutive, che in semifinale affrontò la Philips Milano, tornata a cucirsi lo scudetto sull'uniforme dopo l'ardente finale a Livorno. L'Olimpia giunse al torneo senza aver ancora trovato un sostituto a Marc Iavaroni, perso alla prima di campionato; al momento parevano in chiusura le trattative con il pivot Benoit Benjamin, che però all'ultimo risolse le sue vicissitudini contrattuali con i L.A. Clippers. Alla Philips non rimase che aggiungere momentaneamente Kim Hughes, già in maglia Innocenti quindici anni prima, per poi 'rimediare' definitivamente con Earl Cureton a fine torneo.
Una soluzione che non fu sufficiente a impensierire in semifinale i croati, il cui peso specifico sottocanestro con Dino Radja, Zoran Savic e Goran Sobin garantì il giusto supporto alle iniziative perimetrali di Kukoc e Ivanovic decisamente indigesti per la difesa milanese. Nella finalina per il terzo posto Milano ebbe invece terreno spianato contro il Barcelona, privo non solo di 'Epi' e Trumbo (indisponibili già prima del torneo) ma anche di Audie Norris tenuto precauzionalmente a riposo dopo i 18 punti segnati ai Nuggets in semifnale. Per Milano, però, oltre ai 25.000 dollari di montepremio incassati, ci fu l'enorme soddisfazione per le performance balistiche di Bob McAdoo: se a Milwaukee due anni prima, l'ala milanese aveva ricordato al mondo NBA che non aveva perso la sua verve, in questa edizione mise a segno 44 punti in semifinale e 36 nella finale per il terzo posto (con 15/21 dal campo) stabilendo il nuovo record di marcature per il torneo. La Philips, nella due giorni romana, confermò a ottimi livelli anche Riccardo Pittis, che con rispettivamente 22 punti contro Spalato e 26 al Barcelona, come secondo terminale offensivo, a supplire il rendimento non sempre costante del neo-arrivato Antonello Riva.
Se per i milanesi fu un onore vincere la propria ultima partita in ambito 'Open', ci fu un leggero rammarico per non aver sfidato i Denver Nuggets e non aver provato a metterli in difficoltà come fece poi la Jugoplastika.
I dalmati, infatti, hanno disputato una superba finale, accettando i ritmi veloci della squadra NBA senza mai capitolare: gli eloquenti parziali (35-30 al primo periodo, 64-63 all'intervallo) dimostrano come la capacità al tiro della Jugoplastika abbia trovato con regolarità i giusti spazi, sebbene contro una squadra con un marchio di fabbrica tutt'altro che difensivo. E anche quando, Alex English e un Danny Schayes particolarmente a suo agio nell'area colorata (12/13 al tiro e 7 rimbalzi) contro la batteria di lunghi di Spalato, riuscirono a costruire un vantaggio di una quindicina di punti, la squadra slava riuscì a tornare prepotentemente in contatto (99-92 a fine terzo periodo) con anche la palla del sorpasso nei minuti finali. La difesa a zona di Spalato, condita da un elevato tasso di contatti, impedì a Denver di sciorinare la sua fluida transizione; dopo i numerosi viaggi in lunetta (33/42 in totale) a rispondere allo show del ventenne Toni Kukoc, trascinante sia in punti che nello spirito, Denver ebbe la meglio grazie ai decisivi canestri di Walter Davis nell'ultimo minuto (135-129 il finale); la guardia ex-Suns fu poi nominato Miglior Giocatore del Torneo, anche se il primo contatto di Kukoc con il mondo NBA lasciò presagire quel futuro che poi oltre oceano sarebbe stato davvero importante.  

 


- Risultati e Tabellini

- Semifinali 20 Ottobre 1989
* Jugoplastika Spalato x Philips Milano 102-97

- Spalato: Sretenovic 6, Ivanovic 21, Kukoc 31, Radja 19, Sobin 4, Perasovic 4, Pavicevic 9, Savic 8, Naglic ne, Radovic ne, Naumoski ne, Lovric ne; coach Maljkovic
- Milano: D'Antoni 5, Riva 13, McAdoo 44, Pittis 22, Meneghin 4, K. Hughes 5, Montecchi 2, Aldi 2, M.Anchisi, Governa ne, Chiodini ne; coach F. Casalini
arbitri: Jungenbrandt e Evans  

* Denver Nuggets x FC Barcelona 137-103
- Denver: Adams 18, Lever 8, Schayes 6, English 24, Rasmussen 12, Hughes 3, Cutright 11, Gaines, Lichti 8, Hanzlik 3, Lane 10, Kempton 4, Krite 7; coach D. Moe
- Barca: Costa 5, Thompson 18, Crespo 19, Norris 18, Jimenez 20, Marin, Solozabal 7, Gonzales 4, Lopez, Ruiz, F.Martinez 12; coach Aito
arbitri: Douvis e Mathis


- Finali 22 Ottobre 1989
* 3°- 4° posto: Philips Milano x FC Barcelona 136-104

- Milano: D'Antoni 7, Riva 23, McAdoo 36, Pittis 26, Meneghin 4, K. Hughes 14, Montecchi 17, Aldi 7, M.Anchisi, Governa 2, Chiodini; coach F. Casalini
- Barca: Costa 9, Thompson 36, Crespo 6, Jimenez 19, Marin, Solozabal 6, Gonzales 6, Lopez 5, Ruiz, F.Martinez 17; coach Aito
arbitri: Douvis e Mathis

* 1° - 2° posto: Denver Nuggets x Jugoplastika Spalato 135-129
- Denver: Adams 12, Lever 26, W.Davis 26, Schayes 29, English 10, Rasmussen 3, Hughes 4, Lichti 6, Hanzlik, Lane 1, Kempton 18, Krite ne, Cutright ne, Gaines ne; coach D. Moe
- Spalato: Sretenovic 4, Ivanovic 31, Kukoc 17, Radja 29, Sobin 9, Perasovic 12, Pavicevic 14, Savic 13, Naglic, Naumoski ne, Lovric ne, Tomic ne; coach Maljkovic
arbitri: Jungenbrandt e Evans  


- Classifica finale:
1º Denver Nuggets (USA)
2º Jugoplastika Spalato (JUG)
3º Olimpia Philips Milano
4° FC Barcelona (Spa)

MVP: Walter Davis (Denver).

McDonald's Open 1989: la testimonianza di Pier Paolo Patisso

Racconto di Pier Paolo Patisso, presente alla manifestazione come testimonia l'immagine del biglietto d'ingresso che correda questa sua testimonianza. "Un fine settimana in apparenza come tanti altri; per gli appassionati di pallacanestro invece una data da ricordare. Da ricordare perché, in... [Leggi tutto]

IMMAGINI ALLEGATE

Pin del McDonald's Open 1989 a Roma (dalla collezione personale di Paolo Bianchi)

Alex English (Denver) al tiro contrastato da Zoran Savic (Jugoplastika) nella finale del McDonald's Open 1989 a Roma (foto da nba.com)