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Gentile Ferdinando

Ferdinando "Nando" Gentile è nato a Caserta il 1º gennaio del 1967 e per tanti anni è stato la bandiera del tifo casertano insieme a Vincenzo Esposito. Questi due campioni hanno contribuito grandemente alla crescita della passione per il basket dei concittadini e ai successi sportivi della squadra campana.

Nando ha cominciato a giocare nel settore giovanile della Juve Caserta, ma Bogdan Tanjevic già a 15 anni lo ha fatto esordire in prima squadra nell'anno del ritorno in A1 della Indesit (stagione 1982/83).

Play mancino di 190 cm, dotato di ottimo tiro e penetrazione ma anche visione di gioco e carisma, ha dimostrato subito maturità e freddezza, doti che raramente si ritrovano in un giovanissimo e che sono indispensabili per un play.

In undici stagioni a Caserta ha dosato canestri e assist a ripetizione ai micidiali tiratori casertani come Oscar Schmidt, Dell'Agnello, lo stesso Esposito, e con loro ha sfiorato l'apoteosi con le due finali scudetto consecutive perse contro l'Olimpia Milano nel 1985/86 e 1986/87 e con la finale di Coppa delle Coppe ad Atene il 15 marzo 1989 contro il Real Madrid. In quella che fu definita una delle più appassionanti ed emozionanti partite dell'Europa dei canestri, i 32 punti di Nando passarono quasi inosservati, davanti ai 44 di Oscar e soprattutto ai 62 di un Drazen Petrovic che condusse i 'Blancos' al successo 117-113 dopo un supplementare.

Il primo trofeo nella bacheca di casa Gentile fu la Coppa Italia del 1988, l'unica vinta dalla Juve Caserta, conquistata nelle finali di Bologna contro la Pallacanestro Varese: nel 113-100 finale, Nando spalleggiò ottimamente Oscar Schmidt con 29 punti a segno. La vera consacrazione avvenne però con la vittoria a sorpresa dello scudetto 1990/91 della Phonola Caserta: in una gara-5 della finalissima giocata in un Forum di Assago riempito in ogni ordine di posto, coach Franco Marcelletti in panchina e Nando Gentile sul campo seppero ribaltare ogni pronostico e sopperire alla dolorosa perdita di Vincenzo Esposito nel primo tempo. In quel 21 maggio, i 30 punti di Dell'Agnello e i 28 di Gentile fecero entrare di diritto Caserta nella storia della pallacanestro italiana, e quel 88-97 fu per la Philips Milano di Antonello Riva e Jay Vincent una sconfitta che difficilmente si potrà scordare.

L'esperienza di Nando nella terra natia si concluse nel 1993 dopo 384 partite e 5291 punti. Si trasferì alla Stefanel Trieste attirato da Tanjevic, dove è restato solo una stagione, in cui ha disputato 33 partite, segnato 498 punti, e ha portato gli alabardati alle semifinali scudetto in cui si arrese 2-1 alla Scavolini Pesaro di Carlton Myers e Dean Garrett. L'anno successivo difatti la Stefanel traslocò in blocco all'Olimpia Milano: con Gentile sbarcarono sotto la Madonnina coach Tanjevic, Bodiroga, Fucka, Cantarello e De Pol.

A Milano diventò ben presto il beniamino del pubblico e si meritò i gradi di capitano della squadra. Dopo una prima stagione di rodaggio in cui la Stefanel Milano si arenò in semifinale contro la Virtus Bologna, nel 1995/96 Gentile fece esultare il Forum di Assago, questa volta dalla sponda milanese. Sul parquet dell'allora FilaForum, la Stefanel vince prima la Coppa Italia infliggendo un sonoro 90-72 alla Mash Verona, e poi cavalcando verso il 25simo scudetto dell'Olimpia.

Sulla sua strada, la Stefanel si sbarazzò della Cagiva Varese, poi in semifinale della Buckler Bologna e infine il 3-1 nella finale della Fortitudo TeamSystem Bologna, nonostante la sconfitta in Gara-1. Tra le due competizioni, la Stefanel vede sfuggire per un solo punto la Coppa Korac nel doppio confronto con l'Efes Pilsen Istanbul a causa del -8 dell'andata e del +7 al ritorno.

Al termine della stagione, Gentile vide partire coach Tanjevic (e Rolando Blackman) verso Limoges e Bodiroga (a Madrid), e con l'arrivo di Franco Marcelletti si sperava in una certa continuità casertana. Dopo 14 partite il ginocchio di Gentile cede di schianto, lasciando l'Olimpia a metà strada sia in Eurolega (1-2 nei quarti contro l'Olimpija Ljubljana) che in campionato (1-3 nei quarti contro la Mash Verona).

Il suo ritorno in campo all'inizio del 1997/98 non ha risollevato le sorti della squadra; in campionato arranca (terminerà la regular season al sesto posto), in Coppa Italia viene eliminata in semifinale dalla Benetton Treviso (60-77)e verso la fine di marzo sostituisce coach Marcelletti con Franco Casalini, l'eroe di Gand 1988. Il tecnico meneghino riesce a portare l'Olimpia in finale di Coppa Saporta, persa 67-82 contro lo Zalgiris Kaunas, ma in campionato la corsa finisce troppo presto, con l'eliminazione secca per mano della CFM Reggio Emilia di Basile, Mitchell e del tecnico Dado Lombardi.

E' il segnale che la carriera di Nando a Milano è giunta al termine, dopo aver disputato 121 partite e segnato 1455 punti (12 di media a partita). La sua destinazione successiva è la Grecia dove nei tre anni al Panathinaikos diventa l'uomo tattico d'eccellenza di coach Obradovic e vince tre campionati ellenici e l'Eurolega nel 2000 a Salonicco contro il Maccabi TelAviv, e fallendo il bis nel remake parigino l'anno seguente quando ci fu la scissione con l'ULEB e la disputa di due coppe parallele.

Tornato in Italia nel 2001, visse esperienze contraddittorie a Udine (assieme a Vincenzo Esposito), a Reggio Emilia in Legadue dove raggiuse comunque la finale per la promozione persa contro Napoli e infine a Siena per una breve parentesi. Dopo gli ultimi canestri segnati con la maglia del Maddaloni in B2, Nando si è ritirato nel 2005 per intraprendere l'attività di allenatore.

In maglia Azzurra ha disputato 132 partite, segnato 962 punti, vinto la medaglia d'Argento ai Campionati Europei del 1991 di Roma e quella d'Oro ai giochi del Mediterraneo del 1993. Prima del debutto nella Nazionale Maggiore, Gentile fu il playmaker titolare della Rappresentativa Juniores che vinse il bronzo ai Mondiali 1987 a Bormio; di quella squadra facevano parte anche Stefano Rusconi, Riccardo Pittis, Davide Pessina, Massimiliano Aldi, Gustavo Tolotti. Gli Azzurrini arrivarono a un passo dall'impresa perdendo 89-84 contro gli USA di Gary Payton, Larry Johnson, Stacey Augmon, Kevin Pritchard a loro volta sconfitti in finale dalla Yugoslavia di Vlade Divac, Toni Kucoc, Dino Radja, Teo Alibegovic e Sasha Djordjevic. Un'edizione a dir poco stellare.

Sulla sua carriera agonistica è stato scritto un libro biografico  "L'uomo dell'ultimo tiro" (edizioni Graf).

I suoi figli Stefano e Alessandro sono tra i migliori giocatori di serie A e fanno parte della Nazionale  Italiana.

IMMAGINI ALLEGATE

Nando Gentile giovane con la maglia di Caserta

Nando Gentile in maglia della Stefanel

Nando Gentile in maglia Olimpia mentre si appresta a passare la palla ad un compagno

Nando Gentile a Milano da avversario con la maglia di Siena

Nando Gentile contro Stombergas nella finale di Eurocup del 14 aprile 1998 a Belgrado